Educazione

SCUOLA

Attività educative in occasione della mostra "Sandy Skoglund. Visioni ibride."

Breve visita alla mostra + laboratorio (durata 90')
Gruppi fino a 15 studenti 70€ | Gruppi da 16 a 30 studenti 90€
Visita guidata alla mostra (durata 60')
Gruppi fino a 15 studenti 50€ | Gruppi da 16 a 30 studenti 70€
Informazioni
T. +39 011.088.1151 | didattica@camera.to
Programma
Scarica il programma delle attività
Modulo di prenotazione
Scarica il modulo

In occasione della mostra antologica dedicata a Sandy Skoglund il Dipartimento Educazione di CAMERA propone alle scuole un programma di attività ideate a partire dai mondi immaginari e coloratissimi rappresentati nelle fotografie dell’artista statunitense.
Un percorso per conoscere l’opera di una delle autrici più influenti della staged-photography e riflettere, a partire dalle sue opere,  su alcuni importanti temi della contemporaneità quali il rapporto tra l’uomo e la natura, le conseguenze delle azioni umane sull’ambiente.

Come di consueto le attività sono divise in una parte teorica e una pratica: una visita alla mostra, durante la quale la classe ha modo di conoscere le opere e l’artista, e un laboratorio creativo in cui i contenuti appresi vengono tradotti in un’esperienza pratica, finalizzata alla realizzazione di un lavoro (singolo o di gruppo).

I laboratori:
> Cosa cè di strano?
> Mondi immaginati: tra analogico e digitale

 

Per scaricare il programma, clicca qui.

La proposta educativa per le scuole di CAMERA è progettata in collaborazione con Arteco (www.associazionearteco.it).

Il Family office, Tosetti Value, da sempre attento al valore della formazione nel passaggio generazionale, è lieto di sostenere il programma per le scuole di CAMERA.

 Sponsor tecnico: CARIOCA 

 

Cosa c’è di strano?

L’artista americana Sandy Skoglund è nota per la costruzione di immagini oniriche, rivisitazioni surreali di ambienti familiari dai colori improbabili, realizzate attraverso un processo che include scultura, installazione e fotografia. Pesci volanti, gatti verde acido e altri animali dai colori innaturali, inseriti in contesti stranianti, ricorrono nelle grandi fotografie e nelle sculture esposte in mostra. A partire dall’osservazione di alcune delle opere più note della Skoglund – icone della staged photography – i bambini saranno invitati a riflettere sulla possibilità di modificare, attraverso l’uso del colore, la percezione di oggetti familiari. L’attività di laboratorio sarà occasione per sperimentare la costruzione di piccole scenografie dai colori contrastanti a partire da oggetti di riuso dipinti con le tempere o rivestiti con carte colorate.

Prima fase: visita guidata alla mostra per avvicinarsi all’opera della Skoglund sia dal punto di vista della lettura dell’immagine sia dal punto di vista della sua realizzazione tecnica.

Fase intermedia: brainstorming per riflettere su quanto visto in mostra e identificare un tema collettivo per il laboratorio attraverso l’individuazione di un animale e di un’ambientazione surreale (elefanti rossi in bagno, tartarughe viola in montagna…).

Seconda fase e conclusioni: Intervento cromatico su oggetti di riuso attraverso l’uso della tempera o di carte colorate e lavoro collettivo di composizione degli oggetti colorati in una piccola scenografia che evochi l’immagine surreale individuata dal gruppo.

Target: Scuole dell’infanzia e primarie

Opere di riferimento: “Radioactive cats” 1980, “Revenge of the goldfish” 1981, sculture in mostra

Obiettivi educativi: Far comprendere il processo tecnico di realizzazione delle opere di Sandy Skoglund, esplorando le relazioni fra installazione e fotografia. Fornire strumenti utili alla lettura dell’immagine fotografica con una attenzione specifica al rapporto tra vero e falso.

Far riflettere sul ruolo del colore non naturale e sull’uso di tonalità contrastanti nella resa straniante delle immagini create dall’artista. Stimolare la manualità e il lavoro di gruppo.

Keywords: Mondi immaginari, colori contrastanti, staged-photography.

 

 

Mondi immaginati: tra analogico e digitale

Il lavoro di Sandy Skoglund si può definire in bilico tra diverse modalità operative: l’installazione, la fotografia e la scultura. La serie “True fiction” del 1986 si basa sulla scomposizione e ricomposizione digitale di alcune fotografie stampate analogicamente con una stampante a getto d’inchiostro. I lavori seguenti nascono invece dalla costruzione di set estremamente complessi che, diventando oggetto di fotografie digitali, riassumono il percorso visuale dell’artista. Questa ambivalenza tra analogico e digitale ci riporta alla contemporaneità: Skoglund affronta, con le sue opere, tematiche attuali quali gli incubi sociali collettivi o le conseguenze delle azioni umane sull’ambiente. A partire da queste tematiche, gli studenti potranno operare come l’artista, realizzando un proprio set bidimensionale a collage (analogico) che andranno a fotografare tramite i propri device (digitale).

Prima fase: visita guidata alla mostra che permetterà agli studenti di scoprire la nascita della “staged-photography” americana e lo sviluppo di importanti tematiche sociali attraverso le opere di Sandy Skoglund.

Fase intermedia: A partire dalle tematiche evidenziate in mostra si avvierà un brainstorming per individuare la capacità dell’artista a selezionare delle immagini portatrici di molteplici contenuti.

Seconda fase e conclusioni: Realizzazione di un lavoro su carta volto a far emergere una delle tematiche sociali della contemporaneità prese in esame dall’artista, attraverso accostamenti di immagini tratte da riviste. La composizione potrà essere fotografata dagli studenti tramite propri device nell’ottica di un trasferimento in un più ampio panorama digitale.

Target: secondarie  di I e  II grado

Opere di riferimento: “True fiction” 1986 e “Fresh Hybrid and Winter” 2004

Obiettivi educativi: Offrire chiavi di lettura utili per individuare il ruolo della fotografia contemporanea rispetto a tematiche sociali. Far riflettere sui rapporti fra arte e società e sull’evoluzione di questa relazione. Spingere all’indagine e al confronto tra tecniche analogiche e digitali.

Keywords: digitale vs. analogico, staged-photography, società contemporanea, ambiente

 

 

INFORMAZIONI 

Breve visita alla mostra + laboratorio (durata circa 90 minuti):
Gruppi fino a 15 studenti 70€
Gruppi da 16 a 30 studenti 90€

Visita guidata alla mostra, anche in lingua inglese, francese e spagnolo, (durata circa 60 minuti):
Gruppi fino a 15 studenti 50€
Gruppi da 16 a 30 studenti 70€

Docenti accompagnatori e studenti con disabilità ingresso gratuito

Le attività per le scuole si attivano su prenotazione e possono essere realizzate dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.00.