Educazione

SCUOLA POP

Attività educative autunno 2018

Costi
Laboratorio + breve visita alla mostra: 4€ a studente | Visita guidata alla mostra: 3€ a studente
Informazioni
T. +39 011.088.1151 | didattica@camera.to
Programma
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SCUOLA POP è il nuovo ciclo di laboratori per le scuole dell’autunno 2018 a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, titolo che prende spunto dalla mostra “CAMERA POP” (21 settembre 2018 – 13 gennaio 2019) che ripercorre la storia della trasformazione del documento, fotografico nello specifico, in opera d’arte, giunta al culmine negli anni ’60.

A CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia sono esposte oltre 150 opere tra quadri, fotografie, collages, grafiche, che illustrano la varietà e la straordinaria vivacità di questa grande vicenda con opere di, tra i tanti, Andy Warhol, Richard Hamilton, Ed Ruscha, Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto e Ugo Mulas.

Le attività educative si orientano, quindi, sui temi in mostra attraverso quattro diversi laboratori:

  • Ritratti per tutti i gusti
  • Foto + foto = ?
  • What is that…? Oggetti di consumo al centro della scena
  • Vero o falso

Per scaricare il programma, clicca qui.

La proposta educativa per le scuole di CAMERA è progettata in collaborazione con Arteco (www.associazionearteco.it).

Il Family office, Tosetti Value, da sempre attento al valore della formazione nel passaggio generazionale, è lieto di sostenere il programma per le scuole di CAMERA.

Sponsor tecnico: CARIOCA

 

  • Ritratti per tutti i gusti

Come si identifica un ritratto? Come evolve la pratica ritrattistica nel corso dei secoli? E come si trasforma il ritratto negli anni Sessanta del Novecento con l’avvento della Pop Art? Analizzando alcune opere iconiche esposte in mostra gli studenti potranno riflettere sulle modalità e gli strumenti con cui gli artisti Pop hanno reinterpretato il genere, a partire in molti casi, come strumento privilegiato di lavoro, da fotografie preesistenti e realizzate da altri. In laboratorio si lavorerà sulle rappresentazioni di personaggi e sui significati e contenuti che le modalità rappresentative portano con sé.

  • Prima fase: visita guidata alla mostra durante la quale i ragazzi potranno avvicinarsi alle diverse modalità con cui gli artisti della Pop Art si sono cimentati nella pratica ritrattistica, in particolare a partire dalla rielaborazione di fotografie già
  • Fase intermedia: brainstorming volto alla riflessione su quanto visto in mostra e all’analisi di altri ritratti iconici, fotografici e non, e su quello che intendono
  • Seconda fase o conclusioni: creazione di nuovi ritratti a partire da riproduzioni di fotografie di icone contemporanee (o anche del passato) a cui ogni studente andrà ad abbinare un foglio di acetato su cui andrà ad intervenire cromaticamente in chiave pop. L’attività si concluderà con la ricomposizione finale di tutte le immagini

Target: Scuole dell’infanzia e primarie

Opere di riferimento: Andy Warhol, Marylin; Richard Laing, Bardot, ….

Obiettivi educativi: Far comprendere agli studenti come la pratica ritrattistica si sia modificata nel tempo e come si sia, di volta in volta, adattata alle esigenze di una determinata epoca o di un specifico contesto sociale e/o geografico.  Introdurre gli studenti alle principali modalità di lavoro degli artisti Pop e agli  aspetti della società a cui si rifacevano con le loro opere (mondo dei mass media, star system, …) e con le pratiche artistiche da loro utilizzate (serigrafia, collage…). Keywords: ritratto, rappresentazione realistica e non, appropriazione, icona

 

  • Foto + foto = ?

L’importanza della fotografia è data dall’ampio ventaglio di funzioni che può assumere: dal ricordo personale all’uso dimostrativo a quello pubblicitario. Ma quando un’immagine si trova ad interagire con altre, il suo significato può risultare stravolto. Questo tipo di ribaltamento avviene, ad esempio, se più immagini vengono associate tra loro e assumono la forma di un libro, come nel caso delle opere dell’artista americano Ed Ruscha esposte in mostra.

Il laboratorio farà ragionare i partecipanti sul fatto che spostare un elemento da un contesto all’altro può comportare cambiamenti di senso.  Realizzando  leporelli (libri a fisarmonica) a partire dalla libera associazione tra soggetti provenienti da mondi apparentemente lontani, gli studenti sperimenteranno come dall’associazione di due immagini possano derivare letture e interpretazioni completamente nuove.

  • Prima fase: il gruppo sarà introdotto in maniera ludica al tema della mostra con particolare riferimento alle opere che consentono di fare una riflessione sulla pratica e l’estetica del foto-libro e a quelle che offrono l’occasione di avvicinare bambini e ragazzi ai concetti di ready-made e al processo di decontestualizzazione-ricontestualizzazione;
  • Fase intermedia: brainstorming funzionale a ricollegarsi a quanto visto in precedenza e a introdurre il laboratorio;
  • Seconda fase: laboratorio in cui i bambini, divisi per piccoli gruppi  avranno modo di realizzare un libro pieghevole con apertura a fisarmonica;
  • Conclusione: riflessione e confronto tra i vari leporelli, sulla scelta delle immagini e del

Target: scuole primarie

Opere di riferimento: Ed Ruscha, Derek Boshier, Joe Tilson

Obiettivi educativi: saper leggere le immagini e la diversità dei contesti di riferimento; sviluppare una manualità fine scoprendo i segreti della cartotecnica; acquisire un linguaggio specifico

Keywords: leporello, ready-made, foto-libro

 

  • What is that…? oggetti di consumo al centro della scena

Negli anni Cinquanta la produzione di massa e le nuove tecnologie sono al centro del dibattito mediatico. Oggetti completamente nuovi e loro rappresentazioni fotografiche invadono la società occidentale e si riflettono nel mondo dell’arte.   Alla Whitechapel Gallery di Londra, nel 1956, viene presentata la mostra This is tomorrow, che si interroga proprio sui modi di vita moderni. Il collage di Richard Hamilton Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing?, a partire dal quale si realizza anche il manifesto pubblicitario della mostra, è  passato alla storia come il primo esempio iconico di Pop Art britannica. Dall’osservazione di quest’opera, esposta oggi a CAMERA, prende avvio un’attività volta a far riflettere gli studenti sull’evoluzione della società attraverso i suoi simboli materiali, sul rapporto con oggetti e spazi domestici e sulla loro rappresentazione. Interrogandosi sul ruolo degli oggetti di consumo contemporanei e sulle nuove tecnologie, gli studenti reinterpreteranno la ricerca di Hamilton per creare, con il collage, visioni aperte sul nostro domani, domestico, urbano e sociale.

  • Prima fase: visita guidata alla mostra che permetterà agli studenti di scoprire il ruolo della fotografia nell’ambito della della Pop Art, i temi principali che attraversano questa corrente e alcune delle sue figure di spicco, tra cui Andy Warhol e Richard
  • Fase intermedia: A partire dalle tematiche evidenziate in mostra e, nello specifico, dalle opere di Hamilton, brainstorming volto a individuare i simboli della società contemporanea legati al panorama domestico, attualizzando quindi la ricerca dell’artista.
  • Seconda fase o conclusioni: Realizzazione di un lavoro su carta volto a far emergere elementi simbolici della contemporaneità attraverso accostamenti di immagini tratte da riviste e collage, da collocare in immaginari interni domestici. La composizione potrà essere fotografata dagli studenti tramite propri device nell’ottica di un trasferimento in un più ampio panorama digitale, usando l’hashtag #whatisthat.

Target: secondarie di I e II grado

Opere di riferimento: “Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing?” 1956 e “Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing?” 1992

Obiettivi educativi: Offrire chiavi di lettura utili per individuare il ruolo della fotografia nell’ambito della storia dell’arte. Far riflettere sui rapporti fra arte e società e sull’evoluzione di questa relazione. Spingere all’indagine e al confronto sui beni di consumo e sul rapporto che si instaura con essi.

Keywords: società di massa, consumo, allegoria vs. rappresentazione, visione

 

  • Vero o falso

Per molto tempo la fotografia è stata considerata semplicemente una tecnica di riproduzione della realtà. È stato lungo il percorso che l’ha portata ad essere elevata al rango delle altre arti, al pari della pittura e della scultura, finalmente considerata anch’essa una forma artistica tout court portatrice di  un’interpretazione soggettiva del mondo. Nonostante questo, ancora oggi  si  tende a considerare “vero” tutto ciò che si vede riprodotto in un’immagine fotografica, dimenticandosi che nel mondo contemporaneo, ancor più che in passato, l’oggetto fotografia può essere il risultato di numerose manipolazioni. A partire da una riflessione sulla soggettività/oggettività del mezzo fotografico, con riferimenti ad alcuni importanti esponenti e correnti della fotografia del passato, gli studenti verranno invitati a interrogarsi sulla credibilità delle immagini fotografiche, ed in particolare a quelle diffuse tramite web e social media.

  • Prima fase: visita in mostra e introduzione alla storia della fotografia, in particolare alla nascita della fotografia quale tecnica di riproduzione della realtà, al rapporto con le altre arti, in relazione all’uso contemporaneo del mezzo fotografico nelle fake news pubblicate sul web e diffuse tramite i social media;
  • Seconda fase: brainstorming funzionale a ricollegarsi a quanto visto in precedenza e a introdurre il laboratorio, durante il quale gli studenti saranno invitati ad associare ad un’immagine data, una didascalia che possa sottolineare la soggettiva e non univocità del messaggio;
  • Conclusione: restituzione condivisa e riflessione sulla fotografia come strumento di

Target: Scuole secondarie di I e II grado

Opere di riferimento: STORICHE Henry Paech Robinson, Gli ultimi istanti, 1858; Robert Fenton, La valle dell’ombra della morte (due versioni), 1855; Robert Capa, Morte di un miliziano, 1936; Joe Rosenthal, Alzando la bandiera a Iwo Jima, il 13 marzo 1945, 1945; Robert Doisneau, Bacio davanti all’Hotel de ville, 1950; Fratelli Alinari, Re Vittorio Emanuele II; POP ART Andy Warhol, Richard Laing

Obiettivi educativi: riflettere sul rapporto tra il vero e il falso nell’utilizzo della tecnica fotografica; acquisire un linguaggio specifico e consapevolezza degli usi del linguaggio fotografico, comprendere quanto l’associazione di un testo a un’immagine possa cambiarne il significato.

Parole chiave: fake news, rappresentazione, stereotipo, vero, falso