Jonas Bendiksen: Fotografia e narrazione
14–15 novembre 2015
«I always try to be a human being before a photographer. My projects usually arise out of people, out of their capacity to react to adverse, difficult circumstances. It is people who stir my curiosity.» Jonas Bendiksen
Il workshop intensivo con Jonas Bendiksen aiuterà i fotografi partecipanti a strutturare il loro modo di osservare e fotografare il mondo. Attraverso una lettura approfondita del lavoro dei partecipanti e sessioni di riprese nella città di Torino, Bendiksen guiderà ogni studente verso un metodo di lavoro personale e una propria visione, da restituire attraverso le immagini.
A differenza di molti suoi colleghi, Bendiksen non ha costruito la sua carriera scattando in zone di conflitto, ma in luoghi altrettanto complessi e meritevoli di essere raccontati, come le aree marginali della Russia a seguito della disgregazione dell’URSS. La sua ricerca si concentra sul potenziale narrativo della fotografia. Storie che, in ogni angolo di mondo e pure lontane dalle prime pagine dei giornali, sono capaci di suscitare domande e riflessioni.
Il workshop mira a stimolare i partecipanti a riconoscere le infinite piccole storie che ci circondano, e raccontarle con immagini efficaci. Saranno esplorate differenti modalità e approcci, senza limitazioni di genere.
Durante la prima mattinata l’autore presenterà il proprio metodo di lavoro e le storie cui si è dedicato negli ultimi anni, fornendo una panoramica dei diversi contesti in cui ha operato e le modalità visive che li hanno seguiti. Nel pomeriggio avrà luogo una revisione dei portfolio dei partecipanti. Seguirà una sessione di riprese in esterni, dove gli studenti lavoreranno sul campo per mettere in pratica i temi discussi insieme. Il secondo giorno, dopo una seconda sessione di riprese in esterni, si concluderà con un momento di condivisione e discussione collettiva dei lavori prodotti.
A ciascun partecipante sarà fornita per tutta la durata del workshop una fotocamera Leica M (Typ 240) o Leica M Monochrom, completa di un obiettivo 28mm, 35mm o 50mm. Il corso si terrà in lingua inglese, per un massimo di 15 partecipanti.
Ai partecipanti è richiesto di portare con sé un numero adeguato di schede di memoria SD, un computer portatile e un portfolio digitale (su chiavetta USB) rappresentativo del proprio lavoro, per un di massimo 25 immagini in formato JPG rinominate come segue: COGNOME_NOME_001, COGNOME_NOME_002 ecc.
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Jonas Bendiksen
Jonas Bendiksen nasce nel 1977 in Norvegia. Avvia la sua professione di fotografo all’età di 19 anni, lavorando come stagista presso la sede di londinese di Magnum Photos. In seguito parte per la Russia, dove si dedica interamente alla propria attività di fotoreporter: in questo periodo si concentra sulle storie ai margini della ex Unione Sovietica, che raccoglie in una pubblicazione intitolata Satellites (2006). Nel 2005, grazie a un finanziamento della Fondazione Alicia Patterson, avvia il progetto The Places We Live, una ricerca sul fenomeno delle baraccopoli urbane in tutto il mondo, che unisce fotografia, proiezioni e registrazioni vocali che danno vita a delle installazioni tridimensionali. Bendiksen ha ricevuto numerosi premi, tra cui l’Infinity Award dell’International Center of Photography (NY) nel 2003, il secondo posto per la categoria Daily Life Stories del World Press Photo, il primo premio del Pictures of the Year International Awards. Con il suo documentario sulla vita a Kibera – una baraccopoli di Nairobi – é stato pubblicato su Paris Review aggiudicandosi il National Magazine Award 2007. Collabora con riviste come National Geographic, Geo, Newsweek, Independent on Sunday Review, Sunday Times Magazine, Telegraph Magazine, e con la Rockefeller Foundation.