Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde
I Giovedì in CAMERA | 28 gennaio, dalle ore 18.30 | In streaming su Streeen.org
Con il nuovo anno, riprende il ciclo di proiezioni in streaming “FOTO Movie” che presenta film legati alla fotografia e all’arte, in collaborazione con Streeen.org: ciclo iniziato nel 2020 e che ha visto susseguirsi sugli schermi personali del pubblico di CAMERA documentari su Luigi Ghirri, Paolo Ventura e Gianni Berengo Gardin.
Giovedì 28 gennaio, dalle ore 18.30, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone il documentario Dans un océan d’images. J’ai vu le tumulte du monde (Canada, 2013, 90’) della regista québécoise Helen Doyle che ha vinto il premio come miglior film canadese a FIFA – Le Festival International Du Film Sur l’Art nel 2013. Il film sarà in lingua originale sottotitolato in italiano.
Il film è una ricerca sul significato e sulla portata delle immagini nell’era della rivoluzione digitale e della proliferazione che essa comporta. La tecnologia digitale e internet hanno profondamente inciso sulle modalità e sui tempi di produzione e circolazione delle immagini, e di riflesso sulla ricezione delle stesse. Siamo costantemente inondati di immagini e la regista si chiede se sappiamo ancora come vederle, soprattutto quelle dei conflitti e delle loro gravi conseguenze.
Partendo da queste considerazioni, Helen Doyle ha seguito e intervistato dieci artisti e fotografi contemporanei di fama internazionale come Alfredo Jaar, Letizia Battaglia, Nadia Benchallal, Philip Blenkinsop, Bertrand Carrière, Stanley Greene, Geert van Kesteren, Sera Phousera Ing, Lana Šlezić e Paolo Ventura (attualmente esposto a CAMERA con la personale “Paolo Ventura. Carousel”, in attesa di poter essere nuovamente visitabile dal pubblico alla riapertura del Centro), riflettendo assieme a loro sul significato e sul potere delle immagini.
In una pratica in evoluzione come quella fotografica, fotografi, artisti, artisti visivi – relatori di immagini – propongono nuove strategie, adottano modi diversi per offrirci immagini che siano significative. In questo“oceano di immagini”, Helen Doyle cerca quelle che emergono, costringono l’occhio e, forse, ci aiutano a capire meglio il tumulto del mondo. Incontrando alcuni grandi relatori d’immagine, condividendo la sua passione per la fotografia, la regista ci fa scoprire una vasta tavolozza contemporanea fatta di contrasti scioccanti e matrimoni inaspettati. Le immagini poetiche di Lana Šlezić in Afghanistan, quelle cruente di Philip Blenkinsop in Asia, l’opera monumentale di Alfredo Jaar, le scene di guerra in miniatura di Paolo Ventura, le fotografie di Stanley Greene che si presenta come un narratore e quelle di Geert van Kesteren in Iraq che offre una visione cittadina, la lotta di Letizia Battaglia contro la mafia in Sicilia, il progetto guidato da Nadia Benchallal che ha come punto di partenza la sua nativa Algeria, le tracce ricostruite da Bertrand Carrière sulle spiagge della Normandia e la memoria ritrovata nelle graphic novel di Sera Phousera Ing in Cambogia.
Sulle musiche del noto compositore inglese Nigel Osborne, il documentario sottolinea l’importanza dell’esperienza e della pratica autoriale, ricordandoci che le immagini sono materia da trattare con responsabilità e con cura.
Modalità di fruizione
Per vedere il film sarà sufficiente accedere alla piattaforma Streeen.org e acquistare la visione a 2,80 Euro (pagamento con carta di credito o carta prepagata).
Il film sarà in streaming dalle 18.30 di giovedì 28 gennaio e per 72 ore dal momento dell’acquisto.
Si ringrazia Lo schermo dell’arte per la visione del film.
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