Laboratori di educazione all’immagine
L'Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin
Le proposte educative di CAMERA per la mostra L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin si rivolgono al pubblico delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Sono divise in una parte teorica e una pratica: una visita alla mostra, durante la quale la classe ha modo di conoscere le opere e l’artista, e un laboratorio creativo in cui i contenuti appresi vengono tradotti in un’esperienza pratica, finalizzata alla realizzazione di un lavoro (singolo o di gruppo) che rappresenta anche un’occasione ludica e di relazione interpersonale, secondo le metodologie del learning by doing, dell’active learning e dell’empowered peer education.
La proposta educativa per le scuole di CAMERA è progettata in collaborazione con Arteco.
La foto che non c’è
SCUOLE PRIMARIE
La fotografia è una porzione di mondo che viene selezionata al momento dello scatto attraverso l’inquadratura e che esclude ciò che rimane fuori dalla composizione: tutto quello che c’è intorno alla foto e non si vede è da immaginare e costruire con la fantasia. A partire da un’immagine data che ci racconta solo una parte della storia, è possibile inventare il resto, disegnarlo, colorarlo…
Al centro della scena
SCUOLE PRIMARIE
Quanto le persone ritratte in una foto sono consapevoli di trovarsi al centro della scena? Il linguaggio del corpo ci aiuta a capire se il loro atteggiamento è spontaneo, frutto di un cosiddetto scatto rubato o di una messa in scena? Cosa ci comunicano le loro espressioni? Le informazioni che riceviamo da una foto non sono solo descrittive ma toccano anche un livello emotivo con una varietà di espressioni che non sempre sappiamo immediatamente descrivere. È possibile trovare una parola giusta per ogni sfumatura?
Luoghi comuni
SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO
Di cosa parliamo quando parliamo dell’immagine di un luogo? Sicuramente del paesaggio ma anche di usi e costumi, alcuni dei quali rappresentati con una grande varietà dai fotografi di Magnum. Quella di portare con sé un’immagine dei luoghi visitati è una pratica che affonda le sue radici nell’abitudine dei viaggiatori del Grand Tour (a partire dalla fine del XVIII sec.) di comprare stampe e incisioni, così come nel secolo scorso era molto diffusa la pratica di spedire cartoline dai luoghi di vacanza. Ma in cosa la fotografia di reportage è differente dalla cartolina? Cosa ci raccontano di un luogo e con che tipo di estetica?
Non c’è nulla di obiettivo!
SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO
Nel senso comune si tende a pensare che la fotografia dica sempre la verità. Spesso ci si dimentica che essa è in ogni caso il risultato di un punto di vista soggettivo, e che questa (illusione di) realtà può essere stravolta da una serie di interventi, accorgimenti e manipolazioni, da prima a dopo lo scatto. La scelta dell’inquadratura o ancora di un determinato titolo o didascalia, può portare la stessa immagine a raccontare un fatto ma anche il suo contrario… La fotografia può mentire?
Costo laboratorio + breve visita alla mostra (durata 90 minuti): 4€ a studente
Visita guidata alla mostra per gruppi di minimo 20 studenti (durata circa 60 minuti): 3 € a studente
Docenti accompagnatori e studenti con disabilità: ingresso gratuito
Informazioni: 011.088.1150 | didattica.scuole@camera.to
Le attività didattiche per le scuole si attivano su prenotazione e possono essere realizzate dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.00.
Prenotazioni: Scarica il modulo (PDF compilabile)