Gli artisti selezionati 2018

CAMERA è lieta di annunciare i sei artisti emergenti per l’edizione 2018 di FUTURES.

Umberto Coa (Palermo, 1988)
Vive e lavora a Palermo. Si avvicina alla fotografia come autodidatta durante gli studi giuridici all’Università degli Studi di Milano. Dopo la laurea, Coa frequenta il corso triennale di fotografia alla Fondazione Studio Marangoni, dove si diploma nel 2016. I suoi lavori sono stati esposti per la prima volta al Ragusa Foto Festival nel 2016, mentre nel 2017 ha esposto presso la Galeria de Arte de Jardines de Mexico, a Mexico City. Il suo lavoro è stato ospitato all’interno della mostra Non dite che siamo pochi, a cura di Renata Ferri, per Fotografia Europea – Edizione 2018.

Teresa Giannico (Bari, 1985)
Vive e lavora a Milano. Laureata in Arti Figurative presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, si specializza in Disegno e Pittura maturando – tuttavia – un forte interesse per la scenografia e il teatro. Si avvicina gradualmente alla fotografia, scelta che la porta a trasferirsi a Milano per frequentare il Master in Photography and Visual Design presso NABA (Nuova Accademia delle Belle Arti) nel 2012. In questi anni lavora come assistente insieme ai fotografi Paolo Ventura e Toni Thorimbert. Dopo aver presentato le sue ricerche per la prima volta a Plat(t)form 2015 presso il Fotomuseum di Winterthur (Svizzera), espone i suoi lavori al Fotopub Festival di Novo Mesto (Slovenia) e Circulation(s) di Parigi. Nel 2015 è finalista al Premio Francesco Fabbri con una ricerca ancora in corso intitolata Lay Out. Da circa un anno e mezzo si dedica alla ricerca personale, concentrandosi nella realizzazione di nuove serie e progetti. Dal 2016 è rappresentata dalla galleria Viasaterna.

Vittorio Mortarotti (Savigliano, 1982)
Vive e lavora a Torino. Vittorio Mortarotti ha studiato fotografia a Parigi presso il Centre Iris – Formation Professionnelle Supérieur des Arts. Nel 2008 realizza la sua prima mostra personale nell’ambito del festival Photomonth di Cracovia. Lo stesso anno espone al Fries Museum di Leeuwarden, in Olanda, nella mostra Behind Walls – a cura di Wim Melis all’interno della programmazione del Noorderlicht Festival. Nel 2010 è selezionato da Laura Serani tra i 13 autori del progetto Italian Emerging Photography che è stato presentato al Mois de la Photo a Parigi. Nel 2012 espone i suoi lavori a Manifesta 9, in Belgio, realizzando un lavoro site-specific come esito di una residenza sviluppata a Genk. Il progetto The First Day of Good Weather, selezionato per il First Book Award 2015, è stato pubblicato da Skinnerboox. Insieme ad Anush Hamzehian ha recentemente vinto il Leica Prize al Festival Images di Vevey. È rappresentato dalla Galleria Alberto Peola di Torino, nella quale è in corso la sua personale Most were silent insieme a Anush Hamzehian. Il suo lavoro è stato esposto in Francia, Italia, Olanda, Grecia, Polonia e Portogallo.

Armando Perna (Reggio Calabria, 1981)
Vive tra Milano e Beirut. Fotografo documentarista, ha studiato fotografia all’Accademia John Kaverdash di Milano, specializzandosi con un master specifico presso Fondazione Forma. Dopo una breve parentesi lavorativa come fotografo di still-life su opere di designer di fama internazionale come Branzi, Giacon, Mendini e Guerriero, Perna avvia un percorso di ricerca personale che lo porta a dedicarsi esclusivamente al paesaggio e alle sue trasformazioni, sia urbanistiche che antropologiche. Da questo percorso nasce il progetto sull’autostrada A3 Sa-Rc che, nel 2013, viene selezionato al Premio Europeo di Fotografia d’Architettura (DAM, German Museum of Architecture, Frankfurt). Dal 2013 la sua indagine è incentrata su Beirut dove ha realizzato Dahiye, un progetto sulla periferia meridionale della città, finalista all’edizione 2014 del Fotobook Dummy Award (Kassel, Germany). Nel 2017 la galleria Planar (Bari) ha presentato il suo lavoro presso la Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare. Perna ha appena presentato il progetto sugli spazi urbani libanesi, sviluppato insieme a Saba Innab e con il sostegno della Fondazione Merz, alla Triennale di Milano in occasione di Milano Arch Week.

Lorenzo Pingitore (Torino, 1985)
Vive e lavora a Torino. Si laurea presso il Politecnico di Torino, dove compie studi sull’architettura e l’ingegneria. Usa la fotografia come mezzo d’espressione, ridefinendo le tecniche durante numerose collaborazioni ancora in corso con svariati marchi operanti nell’ambito del fashion. Le competenze acquisite permettono a Pingitore di sperimentare diverse soluzioni creative che, attraverso l’uso della camera, gli permettono di catturare immagini evocative, emozionali e concettuali di ambientazioni – talvolta riprodotte ad hoc attraverso installazioni. I suoi lavori sono stati esposti nella mostra Fabbrica di Fiammiferi (2016), curata da Lorenzo Balbi, presso lo Spazio7 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Nel 2017 ha realizzato per Kooness Gallery un’istallazione all’interno della Chiesetta della Misericordia Campo dell’Abbazia a Venezia durante la settimana dell’inaugurazione della Biennale, ed è stato selezionato come finalista dell’ottava edizione del Premio Combat.

Anna Positano (Genova, 1981)
Vive e lavora a Genova. Fotografa e artista, si forma in ambito architettonico con una laurea nel 2008 presso l’Università degli Studi di Genova. In seguito si specializza con un maser in Photography presso il London College of Communication (2010). La sua ricerca considera la relazione tra paesaggio e società ed esplora luoghi quotidiani che svolgono un ruolo chiave nel narrare la vita delle persone. Usa la fotografia, le installazioni video, la cartografia, la scrittura e le pratiche partecipate per interpretare la complessità dei paesaggi modificati dall’uomo. Lavora inoltre su commissione per architetti e istituzioni pubbliche. Pubblica regolarmente su riviste di architettura quali Casabella, Domus, L’Architecture d’Aujourd’Hui, e Le Moniteur. Ha tenuto conferenze e workshops presso l’École Polytechnique Fédérale di Lausanne, la Florida International University, il Politecnico di Milano e l’Università di Genova e l’Istituto Italiano di Cultura di Addis Ababa. I suoi lavori sono stati esposti presso gallerie d’arte e istituzioni culturali quali La Triennale di Milano, la Biennale Architettura di Venezia, la Cornell University di Ithaca, il MAO di Ljubljana, e il Museo di Arte Contemporanea Villa Croce a Genova.