Silvia Rosi, Self Portrait as my Mother, 2016

Presentazione dei talenti 2021

Giovedì 15 luglio alle ore 19.00 a CAMERA verranno presentati gli artisti selezionati per l’edizione annuale di FUTURES Photography, il programma di valorizzazione e promozione degli autori emergenti che il centro torinese sviluppa da quattro anni insieme ad altre dodici istituzioni e festival europei. Dal 2018, infatti, il progetto offre un programma completo di attività di sostegno, mobilità e visibilità per cinque artisti selezionati da ciascuna istituzione ogni anno.

 

L’incontro si inserisce tra gli appuntamenti del ciclo Hotel Panorama. Una nuova generazione italiana attraverso i quali CAMERA ha avviato una mappatura di quelle esperienze che maggiormente oggi caratterizzano, sia in ambito locale che nazionale, le nuove forme del linguaggio fotografico.

 

I cinque talenti Futures 2021 – Eleonora Agostini (Mirano-VE, 1991), Matteo de Mayda (Treviso, 1984), Leonardo Magrelli (Roma, 1989), Giulia Parlato (Palermo, 1993) e Silvia Rosi (Scandiano, 1992) – dialogheranno con Giangavino Pazzola, coordinatore del progetto e Walter Guadagnini, direttore di CAMERA, sulla propria pratica artistica, proiettando le immagini dei principali lavori realizzati in passato.

 

Eleonora Agostini presenterà A Blurry Aftertaste (2018), progetto che mette in luce una riflessione sulla precarietà dell’idea di casa muovendosi al confine tra fotografia, performance e scultura e analizzando, così, la complessità della sfera domestica con un approccio multidisciplinare. Con There is no calm after the storm (2019-2021), Matteo de Mayda mescola fotografia d’archivio e reportage, immagini satellitari e altri tipi di documento per raccontare la storia della depressione atmosferica Vaia che, nell’ottobre 2018, colpì l’Italia nord-orientale. Un resoconto poetico che è, allo stesso tempo, una riflessione sulla questione ecologica contemporanea. Leonardo Magrelli accompagnerà il pubblico tra le strade di Los Angeles e i suoi dintorni con il progetto West Of Here (2021). Gli Studios, Hollywood e i boulevard di memoria cinematografica diventano, tuttavia, esse stesse una scenografia poiché le immagini non sono state scattate fisicamente dall’artista ma provengono da sfondi e schermate prese da diversi utenti durante la riproduzione del famoso videogioco Grand Theft Auto V. Con Diachronicles (2019-2020), Giulia Parlato interroga lo spettatore sulle idee di realtà e verità storica, mostrando un catalogo di immagini che pare appartengano ad un passato fantastico non meglio precisato e forse inesistente. In questo senso, avanza una riflessione sul ruolo che l’archeologia e lo spazio museale rivestono nella legittimazione in una narrazione storica. A partire dagli autoritratti performativi di Encounter (2016), Silvia Rosi racconta l’esperienza della diaspora e porta a riflettere su temi che permeano il dibattito contemporaneo: migrazione, identità, memoria e resilienza. Una storia personale e universale allo stesso tempo che, attraverso il ricorso non solo all’immagine fissa ma anche a quella in movimento, ci fa compiere un viaggio nella rappresentazione immaginaria dell’album della sua famiglia.

 

Ingresso gratuito con prenotazione facoltativa.
Per prenotare, clicca qui.