Letizia Battaglia a Tours

CAMERA è lieta di annunciare la partnership con Jeu de Paume nella produzione della mostra Letizia Battaglia, curata da Walter Guadagnini e inaugurata con grande successo e grande attenzione anche da parte della stampa francese la scorsa settimana nella sede di Tours (Francia), dove rimarrà aperta al pubblico fino al 18 maggio 2025.

Dopo la prima tappa a Tours, la mostra verrà presentata ad Arles in occasione di Les Rencontres d’Arles (7 luglio – 5 ottobre 2025) per poi approdare nel 2026 a Torino negli spazi di CAMERA.

 

Il progetto – coprodotto CAMERA e da Jeu de Paume in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia – svela il percorso straordinario della fotografa, dagli esordi a Milano negli anni Settanta fino alla morte, avvenuta nel 2022 a Palermo.
Attraverso una selezione di oltre 200 stampe tra vintage e modern prints, la mostra mette in luce l’incredibile capacità di Letizia Battaglia di ritrarre il mondo con una passione travolgente e diretta, rivelandone tutti gli aspetti, da quelli più spaventosi a quelli più poetici.

 

Siamo felici di collaborare con una realtà prestigiosa come Jeu de Paume per promuovere la fotografia italiana a livello internazionale – commenta Walter Guadagnini –. Un’iniziativa importante che, dall’estero, nel 2026 porterà l’opera di Letizia Battaglia di nuovo in Italia, con una mostra a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino: un’ulteriore occasione per celebrare una grande protagonista della nostra fotografia.

Dorothea Lange a Perugia

Dal 14 dicembre 2024 al 23 marzo 2025 la città di Perugia ospiterà presso Palazzo della Penna – Centro per le arti contemporanee la mostra Dorothea Lange organizzata dal Comune di Perugia in collaborazione con CAMERA e con il gestore dei servizi per il pubblico e le attività di valorizzazione del circuito museale comunale, Le Macchine Celibi soc. Coop.

Fortemente voluta dalla Sindaca, Vittoria Ferdinandi, e dall’Assessore alla Cultura, Marco Pierini, la mostra è un primo tassello nel processo di evoluzione del profilo di Palazzo della Penna da Museo civico a “Centro per le Arti Contemporanee”.

 

Si parte dunque con un focus su Dorothea Lange, autrice di Migrant Mother (1936) – una delle fotografie più celebri del secolo scorso – e protagonista indiscussa della fotografia documentaria del Novecento.

Curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, la mostra si compone di oltre 130 scatti che raccontano dieci anni di lavoro fondamentali nel percorso di questa straordinaria autrice. Il percorso espositivo si concentra sugli anni Trenta e Quaranta, periodo nel quale documenta gli eventi epocali che hanno modificato l’assetto economico e sociale degli Stati Uniti.

Nuova Generazione a Firenze

CAMERA è lieta di comunicare che la mostra Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari – ospitata nella Project Room di CAMERA dal 19 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024 – approderà a metà novembre presso gli spazi multidisciplinari di MAD Murate Art District a Firenze.

 

La mostra, a cura di Giangavino Pazzola e Monica Poggi, è frutto di un progetto di committenza e produzione promosso da CAMERA e Fondazione Alinari per la Fotografia, per arricchire gli Archivi Alinari – patrimonio fotografico immenso diventato pubblico grazie all’acquisizione della Regione Toscana – di opere inedite realizzate da Matteo De Mayda (Treviso, 1984), Leonardo Magrelli (Roma, 1989), Giovanna Petrocchi (Roma, 1988) e Silvia Rosi (Scandiano, 1992).

Partendo dallo studio dello straordinario patrimonio fotografico Alinari, ogni autore ha sviluppato un progetto inedito che fa dialogare passato e presente, impiegando un approccio multidisciplinare testimone della ricchezza delle raccolte storiche e dei modi in cui le pratiche contemporanee riflettono sulla fotografia come documento. I quattro progetti in mostra esplorano un ampio spettro di riflessioni sull’archivio: il rapporto tra verità e finzione, la natura del documento, la decolonizzazione e decostruzione degli immaginari e della conoscenza.

 

L’iniziativa, che ha vinto il bando Strategia Fotografia 2022 a sostegno della ricerca sui linguaggi contemporanei, la produzione artistica e le eccellenze fotografiche italiane, è promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dal Comune di Firenze.

 

L’intero progetto è accompagnato da una pubblicazione di Dario Cimorelli Editore, con la riproduzione di tutte le opere esposte, e i saggi dei curatori del progetto.

 

Mimmo Jodice. Oasi

Dal 16 ottobre 2024 fino al 2 febbraio 2025, la Project Room di CAMERA ospiterà Mimmo Jodice. Oasi, mostra in collaborazione con Fondazione Zegna.

Curata da Walter Guadagnini, con la collaborazione di Barbara Bergaglio, la mostra presenta per la prima volta 40 immagini appartenenti alla serie realizzata dal fotografo napoletano, tra il 2007 e il 2008, per una committenza ricevuta dalla Fondazione. Uno straordinario corpus all’interno del quale è possibile ritrovare tutta la poetica di Jodice, la sua capacità di trasformare gli elementi della realtà, naturali o artificiali, paesaggi o interni, piante o macchinari industriali, in visioni metafisiche, sospese nel tempo e nello spazio.

 

In anteprima, in occasione delle Giornate FAI, il 12 ottobre presso Casa Zegna e il Lanificio Ermenegildo Zegna di Trivero (Biella), verranno presentate quattro stampe di grandi dimensioni dell’artista della stessa serie. Per l’occasione, Walter Guadagnini e Anna Zegna dialogheranno in un talk dal titolo La trama e la neve. Mimmo Jodice a Trivero.

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Dario Cimorelli Editore, introdotto da una testimonianza di Anna Zegna, presidente di Fondazione Zegna, con un saggio del curatore Walter Guadagnini, un testo di Ilaria Bonacossa e la riproduzione delle 40 opere esposte.

Tina Modotti. L’opera

La più completa mostra mai proposta in Italia sull’opera di Tina Modotti (1896-1942) arriva a Torino dopo il successo ottenuto nella tappa di Palazzo Roverella a Rovigo.

 

Dal 16 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 gli spazi di CAMERA accolgono la mostra Tina Modotti. L’opera, a cura di Riccardo Costantini – promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e realizzata in collaborazione con Cinemazero dedicata a una delle figure più rilevanti della fotografia del XX secolo.

Le 300 opere esposte a Torino raccontano la poliedricità, le peculiarità artistiche, l’indole curiosa, partecipe e libera di Modotti, che durante la sua breve ma intensa carriera è riuscita a catturare l’intensità e i contrasti dei mondi che ha attraversato, espressi con ritratti di vita quotidiana, raccontando anche e soprattutto l’ingiustizia, il lavoro, l’attivismo politico, la povertà, le contraddizioni del progresso e del passaggio alla modernità.

 

La mostra ha anche una rilevanza dal punto di vista documentale, in quanto raccoglie diversi materiali inediti, video, riviste, documenti, ritagli di quotidiani, ritratti dell’artista, nonché fotografie che risalgono alla prima e unica esposizione che realizzò Tina Modotti nel 1929 e che testimoniano e rendono giustizia all’arte della fotografa.

 

La mostra è accompagnata dal catalogo edito da Dario Cimorelli Editore.

 

La radio ufficiale della mostra è Radio Monte Carlo.

Bar Stories on Camera

Dal 25 luglio al 6 ottobre 2024, CAMERA accoglie negli spazi della Project Room la terza tappa della mostra Bar Stories on Camera, realizzata in collaborazione con Galleria Campari e Magnum Photos: un racconto per immagini, dagli anni Trenta all’inizio degli anni Duemila, del mondo del bar e di quella cultura della convivialità di cui Campari è portavoce dal 1860.

 

Il percorso espositivo è organizzato in tre sezioni tematiche – Sharing Moments, Bar Campari e The Icons – che presentano 50 scatti di grandi maestri della fotografia, da Robert Capa, Elliott Erwitt, Martin Parr a Ferdinando Scianna, provenienti dall’Archivio Storico Galleria Campari e dall’agenzia Magnum Photos.

Che sia per guardare la partita in tv, per gustare un caffè o per incontrare amici, amanti o colleghi, in Italia e in tutto il mondo le persone si ritrovano al bar riscoprendo una nuova socialità. Sono luoghi di condivisione, collettivi, che costruiscono nuove abitudini e sono capaci di raccontare meglio di molti altri contesti l’evoluzione della società contemporanea, dei suoi riti, dei suoi miti, di cui Bar Stories on Camera offre un importante spaccato.

 

Bar Stories on Camera. Galleria Campari / Magnum Photos si presenta negli spazi di CAMERA con un progetto espositivo rinnovato rispetto alle iterazioni precedenti che hanno visto la mostra debuttare a ottobre 2023 in Galleria Campari a Sesto San Giovanni. A giugno 2024 Galleria Campari ha portato il progetto espositivo nella Davide Campari Lounge di Art Basel a Basilea in una rivisitazione con la curatela di Martin Parr.

Paolo Novelli. Il giorno dopo la notte

La mostra Paolo Novelli. Il giorno dopo la notte, prevista in Project Room dal 14 giugno al 21 luglio 2024, riunisce e pone in dialogo in un unico spazio due cicli di lavoro del fotografo bresciano, realizzati fra 2011 e 2018, centrali nell’evoluzione del suo linguaggio.

Entrambe realizzate in analogico in un rigoroso bianco e nero, nel quale il processo di stampa assume un’importanza fondamentale, le due serie presentano sostanzialmente un unico soggetto, le finestre, coperte da persiane chiuse o murate, sulle facciate di edifici che non presentano alcuna caratteristica architettonica di particolare fascino.
La notte non basta è composto da una sequenza di notturni, dove le finestre – o meglio le persiane che ne impediscono la vista – emergono dal buio dialogando con la luce dei lampioni, mentre Il giorno non basta si concentra sulla luce diurna che tocca le rientranze geometriche costituite dalle finestre murate, che diventano quasi delle forme astratte, segni minimali sulla superficie dell’edificio. Il titolo deriva da una riflessione del fotografo sui modi di dire, che si allarga a una visione della vita «quando le cose vanno male, qualcuno a fine giornata ci rincuora con frasi come: “dormici sopra, fai passare la notte e domani mattina vedrai…”. Poi ti svegli e non è cambiato nulla. A volte rimane solo un desiderio, incalzante: scappare; cosa che alla fine non succede quasi mai; da qui la seconda parte del dittico “il giorno non basta”, con ipotetico sottotitolo “a fuggire”».

La ricerca di Novelli è fatta di tempi lunghi di realizzazione che richiedono tempi altrettanto lunghi di visione, poiché le immagini sono fatte di variazioni minime, di spostamenti della luce e dell’ombra, di sfumature nei toni, in un morandiano affondo nel mistero della restituzione del mondo per via di immagini, tanto più silenziose quanto più evocative.

Paolo Novelli è attivo dalla fine degli anni Novanta; a partire dagli anni Duemila ha pubblicato diverse monografie, tra cui Interiors in occasione della sua prima mostra alla Galleria Massimo Minini nel 2011, galleria nella quale ha tenuto anche la sua mostra più recente, nel 2022. Di rilievo anche la mostra alla Triennale di Milano tenutasi nel 2019, a cura di Giovanni Martini, che è stato, insieme a Lanfranco Colombo, Arturo Carlo Quintavalle e Giovanni Gastel, uno degli autori che più hanno sostenuto e interpretato il suo lavoro.

 

La mostra nella Project Room di CAMERA, composta da una ventina di fotografie, è curata da Walter Guadagnini ed è accompagnata da un catalogo pubblicato da Dario Cimorelli Editore.

Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960

Dopo il successo delle mostre dedicate alle grandi pioniere della fotografia Eve Arnold e Dorothea Lange, CAMERA offre una nuova esposizione che vede protagonista un’altra grande maestra della fotografia del Novecento: l’americana Margaret Bourke-White.

Dal 14 giugno al 6 ottobre 2024 gli spazi del Centro accoglieranno un percorso espositivo, a cura di Monica Poggi, che attraverso circa 150 fotografie, racconterà il lavoro, la vita straordinaria, l’altissima qualità degli scatti di Bourke-White, capaci di raccontare la complessa esperienza umana sulle pagine di riviste a grande diffusione – di cui la mostra presenta una ricca selezione – superando con determinazione barriere e confini di genere.

Le trasformazioni del mondo, cuore della ricerca di Bourke-White, trovano posto sulla copertina del primo numero della leggendaria rivista LIFE, si leggono nei suoi iconici ritratti a Stalin e a Gandhi, nei reportage sull’industria americana, nei servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento. Costretta ad abbandonare la fotografia a causa del morbo di Parkinson, dal 1957 Bourke-White si dedicherà alla sua autobiografia, Portrait of Myself, pubblicata nel 1963. Morirà nel 1971 a causa delle complicazioni della malattia.

 

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore.

 

La mostra è realizzata grazie al contributo di Fondazione CRT.

 

La radio ufficiale della mostra è Radio Monte Carlo.

Voci Nascoste. Le lingue che resistono

Il progetto Voci Nascoste. Le lingue che resistono è realizzato da CAMERA e Chora Media, in partnership culturale con Lavazza, prevede la committenza di tre lavori inediti ad Arianna Arcara (Monza, 1984), Antonio Ottomanelli (Bari, 1982) e Roselena Ramistella (Gela, 1982) sul tema delle minoranze linguistiche nelle aree interne della penisola italiana.

Il racconto giornaliero dei gruppi francoprovenzali della Valle d’Aosta, di quelli parlanti greco-italioti della Grecia salentina in Puglia e della comunità albanese Arbereshe in Sicilia descrivono un paesaggio visivo, morfologico e sonoro, ricco e articolato, dove la contemporaneità si incontra con il mito. La memoria del patrimonio orale, tuttavia, vive un momento cruciale dovuto all’intensificarsi delle dinamiche di invecchiamento della popolazione, dell’urbanizzazione delle grandi metropoli da parte dei più giovani, della turistificazione massiva dei luoghi o – per contrario – del loro spopolamento.

 

La parte visiva del progetto sarà integrata da una componente di ricerca giornalistica che prenderà forma su podcast.
La mostra collettiva, ospitata nella Sala 6, è curata da Giangavino Pazzola, in occasione di EXPOSED Torino Foto Festival.

Dongkyun Vak. Heatwave

In occasione della prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, la Project Room ospita Heatwave, mostra del giovane artista sudcoreano Dongkyun Vak, vincitore della terza edizione di A New Gaze premio biennale creato dalla collezione svizzera Art Vontobel Collection e dedicato alla fotografia contemporanea.

 

Con oltre venti fotografie, tra lightbox e stampe di medio e grande formato, la mostra esplora il rapporto tra esseri viventi, natura e tecnologia nella contemporaneità. Le immagini di paesaggi naturali e antropizzati, di prototipi meccanici e autoveicoli, di architetture e corpi che li abitano non registrano direttamente la catastrofe ambientale ma, al contrario, compongono un catalogo visivo in cui innovazione tecnologica e design eco-compatibile tracciano una nuova via di coesistenza.

Vak ricorre all’estetica seducente della fashion photography per costruire uno spazio asettico nel quale riflettere sul ruolo della tecnologia, innovazione e conoscenza in tale svolta storica. Mettendo in scena o costruendo diversi momenti, scene, e situazioni, l’artista mette a confronto l’ingegno della natura con quello della fabbrica, ragionando così sull’idea di una nuova configurazione del paesaggio odierno.
Il progetto prende spunto dalla nozione di Antropocene, termine che identifica l’attuale periodo storico come nuova era geologica in cui, a differenza del passato, gli effetti dell’attività umana sono superiori agli impatti geologici ed evolutivi del pianeta. Da questo assunto derivano non solo la preoccupazione e timori ma, come Vak evidenzia, anche nuove sfide per il futuro, nella direzione di un cambiamento degli stili di vita che intervenga su questioni ormai ben note come il riscaldamento globale, gli squilibri climatici, la perdita di habitat e delle biodiversità.

 

La mostra, curata da Giangavino Pazzola, è visitabile nella Project Room di CAMERAdal 20 aprile al 2 giugno 2024.