Sguardi Plurali
Project Room | 16 dicembre 2021 – 30 gennaio 2022
La mostra Sguardi Plurali è stata prorogata al 30 gennaio 2022.
Giovedì 16 dicembre apre al pubblico nella Project Room di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia la nuova mostra Sguardi Plurali, nata dalla collaborazione fra CAMERA, FIERI – Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione e Società Umanitaria con lo scopo di raccontare la complessità e la ricchezza culturale che caratterizzano il nostro presente.
In mostra, 45 scatti risultato della positiva partecipazione al concorso fotografico “Sguardi Plurali” rivolto a giovani fotografi sui temi della migrazione e delle seconde generazioni.
L’esposizione nasce infatti proprio da un bando al quale hanno risposto 19 autori. Le storie di ciascuno di essi sono differenti: alcuni sono richiedenti asilo e rifugiati, altri sono cittadini italiani o in attesa di diventarlo. Anche la fotografia assolve, così, nelle loro vite a differenti scopi e progetti: mezzo di denuncia sociale, strumento attraverso cui portare avanti una ricerca intima sulla propria identità, oppure forma di espressione scelta all’interno di un percorso artistico più o meno avviato.
In mostra si trovano i progetti presentati da Oleksandra Horobets (Ucraina, 1997), Karim El Maktafi (Desenzano del Garda, 1992) e Danielle Souza da Silva (Fortaleza, Brasile, 1997), vincitori in ordine del primo, secondo e terzo premio, oltre a uno scatto per ciascuno di tutti i partecipanti al bando, in un caleidoscopio di storie e suggestioni in grado di restituire le molteplici sfaccettature di questa società.
Ciò che emerge in maniera significativa da questi lavori è la necessità di testimoniare un vissuto personale, che assume però una connotazione collettiva grazie al potere narrativo dell’immagine fotografica. Con Kolobok Oleksandra Horobets racconta il doloroso rapporto a distanza con la madre attraverso il filtro di una fiaba popolare ucraina. Nelle immagini da lei utilizzate, materiale d’archivio e fotografia costruita si mescolano in un alternarsi di piani e tempi differenti che compongono una commovente ricerca delle proprie radici.
Il fotografo italo-marocchino Karim El Maktafi si interroga sulla situazione di ragazzi e ragazze nati e cresciuti in Italia, senza però essere riconosciuti appieno come cittadini. Costruito con un approccio tipicamente documentario, They call us second generation trasmette il senso di sospensione di chi, come lui, è costretto in bilico fra il senso di appartenenza ad un luogo e lo sguardo di chi ancora lo considera straniero.
Anche per Danielle Souza da Silva il proprio vissuto personale diventa lo stimolo per la costruzione di un Diario di bordo, dove parole e fotografie formano un puzzle di città, persone, ricordi e suggestioni. Un insieme di frammenti intimi e delicati, nel quale i luoghi diventano porti in cui approdare in una continua esplorazione del mondo.
I vincitori del bando esposti in mostra a CAMERA sono stati selezionati da una giuria composta da: Pietro Cingolani (antropologo, Università di Bologna e FIERI), Monica Poggi (curatrice di CAMERA, Torino), Annalisa Frisina (sociologa visuale, Università di Padova), Mariagiulia Grassilli (antropologa, Università di Bologna e direttrice del Festival Human Rights Nights), Délio Jasse (fotografo e videoartista), Suranga Deshapriya Katugampala (fotografo e videoartista).
La mostra, già presentata a Carbonia lo scorso ottobre, nell’ambito della manifestazione How to film the world promossa dal Carbonia Film Festival, sarà successivamente esposta a Bologna e Milano nei primi mesi del 2022.