Educazione

Fotografia e prospettive decoloniali

Workshop con Nicola Lo Calzo | 16 – 18 luglio 2021

Dove
CAMERA | via delle Rosine 18, Torino
Quando
Da venerdì 16 a domenica 18 luglio
Costo
190€
Modulo di iscrizione
Scarica qui
Per informazioni
didattica@camera.to

Fotografia e prospettive decoloniali è un workshop metodologico sulla rappresentazione del potere nelle immagini, nato dalla ricerca a lungo termine condotta da Nicola Lo Calzo sulla memoria e le tracce della resistenza alla schiavitù coloniale, che l’artista torinese ha iniziato nel 2010 sotto l’egida dell’Unesco.  Sin dai suoi primi utilizzi, anche in ambito coloniale, la fotografia ha giocato un ruolo importante nella fabbricazione dell’Altro, nella rappresentazione e nella conoscenza di luoghi sino ad allora conosciuti e nell’organizzazione delle gerarchie sociali ed economiche. La relazione del fotografo con i suoi soggetti ha dunque assunto la forma del potere, o addirittura della predazione: “c’è qualcosa di predatorio nell’atto di scattare una foto” afferma Susan Sontag nel suo saggio seminale sulla fotografia pubblicato nel 1977. Ciononostante, accanto agli usi istituzionali, politici e parziali, numerose sono state le “forme dissidenti” che hanno restituito un altro punto di vista.
A partire dalla ricerca dell’autore, e dal lavoro dei partecipanti, nel corso del workshop si affronterà il tema della rappresentazione del potere prima dal punto di vista storico/teorico, per poi avviare una riflessione sulle possibilità della fotografia di agire come strumento di decostruzione di codici visivi dominanti nella società o nella pratica individuale. In che modo un progetto fotografico centrato su una comunità, una minoranza etnica, di genere o sessuale può sfuggire allo stereotipo e a una visione caricaturale? In che modo il fotografo può contribuire a decostruire le rappresentazioni dominanti e gerarchiche del mondo? Quali sfide si pongono quando la fotografia mira a diventare uno strumento di sensibilizzazione su temi cruciali nella società contemporanea quali il razzismo, la comunità queer, i mondi subalterni? La fotografia come può agire come strumento di dissidenza rispetto a codici visivi consolidati?

 

Durante sessioni di gruppo e individuali, a partire da casi-studio e esempi pratici, i partecipanti lavoreranno su un progetto personale. Ai partecipanti è chiesto di inviare, in fase di iscrizione, una selezione di 10-15  immagini rappresentative del proprio lavoro.

 

 

PROGRAMMA

Venerdì 16 luglio

  • Presentazione dell’autore e dei fotografi partecipanti
  • Cenni di Storia della fotografia come strumento di dissidenza

Sabato 17 luglio

  • Il punto di vista: insider/outsider
  • Estetica-etica dell’emancipazione e della dissidenza
  • Contesto, Obiettivi, Metodo, Produzione
  • Editing, analisi dei lavori dei partecipanti

Domenica 18 luglio

  • Visione e analisi collettiva dei progetti individuali

 

 

Scarica qui il MODULO DI ISCRIZIONE

 

 

INFORMAZIONI PRATICHE

Dove
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine, 18 Torino

Quando
Venerdì 16 luglio        ore 14.00 – 18.00
Sabato 17 luglio         ore 10-00 – 13.00 | 14.00 – 18.00
Domenica 18 luglio    ore 10.00 – 14.00

Costo
190€

Metodi di pagamento
Bonifico bancario intestato a:
Fondazione Camera
Intesa Sanpaolo, Torino, Piazza San Carlo
IBAN: IT18S0306901000100000075623
SWIFT: BCITITMM

Nella causale del bonifico indicare “workshop Nicola Lo Calzo” nome e cognome dello studente.

Contanti, bancomat o carta di credito in biglietteria a CAMERA

 

 

Per informazioni didattica@camera.to | 011 0881151

Nicola Lo Calzo

Nicola Lo Calzo è un fotografo italo-francese nato a Torino (Italia) nel 1979. A partire dalla sua esperienza lgbtqi+, la sua pratica e ricerca fotografica s’interessano alle nozioni di patrimonio, colonialità e identità. Le fotografie di Nicola Lo Calzo mostrano in particolare i modi in cui i gruppi minoritari interagiscono con il loro ambiente, le loro strategie di sopravvivenza e di resistenza.Le sue fotografie sono state esposte in musei, centri d’arte e festival, tra cui il Macaal a Marrakech, Afriques Capitales a Lille, la Lightwork gallery a New York, il Museo Nazionale di Fotografia Alinari a Firenze, la Fondazione Zinzou a Cotonou e il Tropenmuseum a Amsterdam. Nel 2019, un solo show sul lavoro di Lo Calzo è stato presentato dalla galleria Dominique Fiat al Grand Palais durante Parisphoto.Dal 2015 al 2019 Lo Calzo, assieme alla fondazione Fokal, ha condotto il progetto Kazal una masterclass con il collettivo di fotografi haitiani KD2, sulla memoria della dittatura di Duvalier, il primo progetto di questo tipo in Haiti. Il masterclass è diventato un progetto di mostra, webdoc e libro (André Frère editore).Lo Calzo insegna la fotografia a l’Ecole Nationale d’Art de Paris-Cergy nell’ambito di un dottorato di ricerca sugli usi della fotografia per interrogare le memorie del colonialismo. Collabora inoltre regolarmente con la stampa internazionale, tra cui Le Monde (quotidiano e rivista), Internazionale, The New Yorker e El Pais. Il suo lavoro è rappresentato dalla galleria Podbielski Contemporary a Milano e dalla galleria Dominique Fiat a Parigi dove vive e lavora.